Durante la cena di lancio del progetto “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe”, sono stati presentati i “numeri” del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, una storia di successo e di continua crescita, quantitativa e qualitativa.
Il Consorzio associa oggi 11 caseifici produttori. per un totale di circa 700 aziende agricole autorizzate a conferire latte: nel 2020 sono state oltre 70.000 le tonnellate di latte conferito per un totale di circa 7.300 tonnellate di Provolone Valpadana e più di 5.200 tonnellate di Provolone Valpadana commercializzato – al 31/10/2021, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
Il Consorzio associa oggi 11 caseifici produttori. per un totale di circa 700 aziende agricole autorizzate a conferire latte: nel 2020 sono state oltre 70.000 le tonnellate di latte conferito per un totale di circa 7.300 tonnellate di Provolone Valpadana e più di 5.200 tonnellate di Provolone Valpadana commercializzato – al 31/10/2021, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
Il Consorzio vigila sulle diverse fasi della vita del Provolone Valpadana D.O.P. e lo fa in modo molto rigoroso, su incarico specifico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Ma non si limita a vigilare: con un occhio rivolto al futuro e allo sviluppo dei mercati offre assistenza tecnico scientifica, per migliorare le tecnologie produttive, contribuendo a migliorare la garanzia del prodotto sia dal punto di vista sanitario che organolettico. In pratica: il Consorzio è uno scudo che protegge tutti gli attori della filiera da ogni tipo di concorrenza sleale. Mentre per i consumatori è una garanzia che difende da frodi, contraffazioni e relativi danni.
Oltre all’attività di tutela, il Consorzio svolge attività di informazione e ricerca per promuovere il consumo e la conoscenza del Provolone Valpadana e sostiene diverse attività legate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sono state condotte ricerche riguardanti metodologie molecolari innovative e caseificazioni sperimentali. Queste ricerche hanno contribuito sensibilmente a ridurre le esternalità negative generate dalle aziende produttrici e hanno innalzato il livello tecnologico dei produttori, garantendo in questo modo sostenibilità dal punto di vista economico, miglioramento qualitativo del formaggio e il progressivo abbandono dei conservanti.